20.000 persone nel mondo muoiono di cancro ogni giorno. Questo si traduce in 8.000.000 di vittime ogni anno, 500.000 delle quali sono Americani, oltre 15.000 sono Italiani.
All’inizio del secolo scorso veniva colpita dal cancro 1 persona su 20, negli anni ’40 la stessa percentuale era salita a 1 persona su 16, negli anni ’70, 1 persona su 10. Oggi 1 persona su 3 è destinata ad ammalarsi di cancro nel corso della vita. Oltre 1 milione di americani scopre ogni anno di avere il cancro. In Italia la stessa sorte tocca a circa 250.000 persone.
Tutti costoro piombono improvvisamente in un tunnel oscuro che cambierà radicalmente la loro vita per molti anni a venire.
Di fronte ad una sequela apparentemente infinita di esami medici, controlli, seconde opinioni, medicinali, nuovi test, operazioni chirurgiche, terapie di supporto, esami di controllo, si trovano in completa balia della malattia. Mentre si trova in quel tunnel, ogni paziente alimenta un complesso apparato medico che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone, generando milioni e milioni di dollari di fatturato per l’industria medica, ospedaliera e farmaceutica.
Dai laboratori di ricerca, alle scuole di medicina, dalle cliniche di prevenzione alla vendita di farmaci su scala mondiale, oggi l’apparato medico del cancro è talmente esteso e costoso che ha bisogno dei suoi pazienti per sopravvivere, almeno quanto i pazienti abbiano bisogno dell’apparato.
Il cancro è un grosso affare, uno dei più grandi che ci siano. Il classico malato di cancro spende almeno 50.000 dollari per curare la propria malattia. Un milione di nuovi pazienti di cancro ogni anno, significa 50 miliardi di dollari spesi ogni anno nelle terapie per il cancro negli Stati Uniti.