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venerdì 13 marzo 2015

HDL LDL

Ruoli differenti per trasportatori a diversa densità.

Le lipoproteine sono particelle che contengono trigliceridi, fosfolipidi, colesterolo, e proteine anfipatiche chiamate apolipoproteine.

Le lipoproteine possono essere differenziate in base alla loro densità e anche ai tipi di apolipoproteine che contengono.

Il contenuto in lipidi di una lipoproteina influisce sulla sua densità:
minore è la densità di una lipoproteina, maggiore la quantità di lipide che essa contiene rispetto alle proteine.

I 4 tipi principali di lipoproteine sono:
- chilomicroni, caratterizzati dalla minor densità;
- lipoproteine a densità molto bassa (VLDL - very low density lipoproteins);
- lipoproteine a bassa densità (LDL - low density lipoproteins);
- lipoproteine ad alta densità (HDL - high density lipoproteins);

Chilomicroni e VLDL trasportano i trigliceridi alle cellule del corpo.
Mentre i chilomicroni sono sintetizzati dagli enterociti, le VLDL sono prodotte nel fegato. La funzione di queste lipoproteine è rifornire di trigliceridi le cellule del corpo. Questi infatti sono rimossi da chilomicroni e VLDL attraverso l'azione della lipasi, un enzima che si trova sulla superficie delle cellule endoteliali. Questo enzima digerisce i trigliceridi in acidi grassi e monogliceridi, che possono poi diffondere nella cellula per essere ossidati e liberare energia o, nel caso di una cellula adiposa, per essere ri-sintetizzati in trigliceridi e immagazzinati nella cellula.
Le VLDL nel loro percorso rilasciano trigliceridi e aumentano la loro densità e il contenuto in colesterolo, trasformandosi dapprima in IDL (intermediate density lipoproteins) e poi in LDL. Queste trasportano colesterolo alle cellule dove viene utilizzato, ad esempio, nella composizione delle membrane o per la sintesi di ormoni steroidei.


Le cellule assorbono colesterolo per endocitosi mediata da recettori. Le LDL si legano a questi recettori LDL-specifici e sono internalizzate in vescicole endocitotiche con successivo rilascio di colesterolo all'interno della cellula.

Le HDL o, di fatto, il precursore delle HDL viene sintetizzato e secreto da fegato e intestino tenue. Una volta in circolo, le HDL raccolgono il colesterolo per formare HDL mature; è di fondamentale importanza la presenza sulle HDL del PON 1 (paroxonase), enzima che protegge le LDL dai processi perossidativi. Le HDL, caratterizzate da un contenuto modesto in trigliceridi e consistente in fosfolipidi, sono coinvolte in quello che viene indicato come trasporto inverso del colesterolo; l'eccesso di colesterolo dalle cellule viene infatti riportato a livello epatico attraverso le HDL ed eliminato attraverso la bile o convertito in sali biliari. Il fegato inoltre rimuove le LDL ed altre lipoproteine dalla circolazione mediante endocitosi mediata da recettori.

Riso Rosso Fermentato

È un prodotto della fermentazione del riso ad opera di un lievito, il Monascus purpureus, che presenta un'attività  di inibizione  della HMG-CoA reduttasi. Durante la sua attività fermentatrice, questo lievito si arricchisce infatti di un gruppo di sostanze, denominate menacoline. Tra queste, spicca la monacolina K a cui si attribuiscono le proprietà di colesterolo riducente. Essa è in grado di inibire la HMG-CoA reduttasi che rappresenta un enzima chiave nella biosintesi del colesterolo. L'integrazione con riso rosso fermentato si è rivelata efficace per normalizzare i livelli di colesterolemia totale, colesterolo LDL  e trigliceridemia.

Il lievito del riso rosso Monascus Purpureus ha dimostrato potenzialità interessanti nella riduzione del colesterolo cattivo. Si tratta di un lievito rosso utilizzato da secoli in Cina come colorante alimentare ed esaltatore di sapidità. Viene anche utilizzato per fermentare una miscela di riso cotto secondo un’antica tradizione ottenendo il vino rosso di riso. Tra i numerosi composti presenti in questo lievito, si trova la monacolina K, identica dal punto di vista molecolare alla lovastatina. Un trial americano ha dimostrato una riduzione del 22% nel gruppo trattato Riso Rosso Fermentato, mentre era solo dell’ 1% nel gruppo placebo.