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mercoledì 21 gennaio 2015

Valori colesterolo

Componente del sangue di importanza vitale, dotato di molteplici funzioni, il colesterolo è un elemento costitutivo della membrana di tutte le cellule del rivestimento di mielina che ricopre i nervi. È indispensabile per la formazione dei sali biliari, della Vitamina D e di molti ormoni. Viene ricavato per circa 1/3 degli alimenti (colesterolo "esogeno") e per 2/3 viene sintetizzato nel fegato (colesterolo "endogeno"). Il trasporto nel sangue si realizza sotto forma di lipoproteine (LDL e HDL). L'eliminazione avviene prevalentemente attraverso la bile (0,25 g al dì), la pelle (0,2 g al dì) e l'intestino. Quando il colesterolo è in eccesso si accumula nel tessuto adiposo, nei lipomi, nei calcoli biliari e nelle placche di aterosclerosi o ateromi. Questi ultimi si formano per il depositarsi di grassi a livello della parete arteriosa e provocano un restringimento o l'ostruzione del volume dei vasi. Secondo la Società Europea dell'Arteriosclerosi si ritiene che i valori medi ottimali di colesterolo nel sangue siano di 200-220 mg per 100 ml per l'adulto e 160 - 180 per i bambini.



Riso Rosso Fermentato

È un prodotto della fermentazione del riso ad opera di un lievito, il Monascus purpureus, che presenta un'attività  di inibizione  della HMG-CoA reduttasi. Durante la sua attività fermentatrice, questo lievito si arricchisce infatti di un gruppo di sostanze, denominate menacoline. Tra queste, spicca la monacolina K a cui si attribuiscono le proprietà di colesterolo riducente. Essa è in grado di inibire la HMG-CoA reduttasi che rappresenta un enzima chiave nella biosintesi del colesterolo. L'integrazione con riso rosso fermentato si è rivelata efficace per normalizzare i livelli di colesterolemia totale, colesterolo LDL  e trigliceridemia.

Il lievito del riso rosso Monascus Purpureus ha dimostrato potenzialità interessanti nella riduzione del colesterolo cattivo. Si tratta di un lievito rosso utilizzato da secoli in Cina come colorante alimentare ed esaltatore di sapidità. Viene anche utilizzato per fermentare una miscela di riso cotto secondo un’antica tradizione ottenendo il vino rosso di riso. Tra i numerosi composti presenti in questo lievito, si trova la monacolina K, identica dal punto di vista molecolare alla lovastatina. Un trial americano ha dimostrato una riduzione del 22% nel gruppo trattato Riso Rosso Fermentato, mentre era solo dell’ 1% nel gruppo placebo.

Berberina

La Berberina è un alcaloide presente in alcune piante medicinali. Una delle più note e diffuse nel continente nordamericano è l’Hydrastis canadensis( Goldenseal ovvero sigillo d’oro) appartenente alla famiglia delle ranucolaceae, ma ve ne sono altre come il biancospino. E’ stata usata come amaricante, diaforetico ed antipiretico e per il trattamento di affezioni della cute, dell’occhio, per la diarrea. E’ nota per la sua attività antimicrobica e cardioprotettiva ed in vitro sembra possedere attività citostatica. Di recente ne è stata dimostrata la capacità di ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi. In uno studio italiano effettuato su 40 soggetti la berberina è stata testata da sola o in associazione a policosanoli e riso rosso fermentato. Le riduzioni percentuali evidenziate rispettivamente nel 1 ° e nel 2° gruppo sono state pari al 16% e al 20 % per il CT, al 20 % e 25% per LDL e al 22 e 26% per i trigliceridi. In un altro recente trial 43 soggetti con ipercolesterolemia sono stati randomizzati a ricevere due volte al giorno o 500 mg di berberina ( n = 32) o placebo ( n =11) per 3 mesi. Nel gruppo trattato con berberina, rispetto il basale, il livello medio del CT serico è calato del 29% ( p < 0.0001), il C- LDL, colesterolo cattivo, ed i trigliceridi si sono ridotti rispettivamente del 25% ( p < 0.0001) e del 35% ( p < 0.0001), mentre il livello medio del C-HDL, colesterolo buono, è rimasto immutato.
In uno studio cinese i ricercatori hanno studiato 60 pazienti affetti da iperlipidemia, 32 trattati con 0,5 grammi di berberina due volte al giorno e 28 con placebo. Dopo tre mesi, i valori del gruppo controllo erano rimasti stabili o erano peggiorati. Invece nei pazienti che avevano assunto la berberina le concentrazioni ematiche di colesterolo erano diminuite del 29% e quelle dei trigliceridi del 35%. In seguito i ricercatori hanno testato la berberina sui criceti per indagarne il meccanismo di azione, e hanno osservato che la riduzione dei livelli di colesterolo si associava a un aumento del recettore nelle cellule epatiche. L’ipotesi è, perciò, che il composto aumenti la capacità del fegato di catturare e metabolizzare il colesterolo. In vitro sembra che la berberina agisca modulando l’espressione del recettore delle LDL attraverso un meccanismo posttrascrizionale che stabilizza il m-RNA.

Coenzima Q10

Il CoQ10 è un agente di riduzione ossidativa che agisce nella catena di produzione energetica dei mitocondri. Il CoQ10 può svolgere un'azione protettiva cardiovascolare contribuendo a contrastare il danno indotto dai radicali liberi, proteggendo l'integrità delle membrane delle cellule vasali e ottimizzando la produzione di energia cellulare (in forma di adenosina trifosfato - ATP). Sia il colesterolo che il coenzima Q10 sono prodotti naturalmente nel fegato e condividono gli stessi processi biochimici, di conseguenza le statine usate per abbassare il tasso di colesterolo, possono ridurre i tassi di CoQ10, in quanto bloccano l'HMG-CoA reduttasi che interviene anche nella sintesi di CoQ10. Una riduzione della disponibilità del CoQ10 può causare un'alterazione della membrana con conseguenti danni per la cellula. Somministrando un integratore di coenzima Q10 si può non solo prevenire tale riduzione ma anche indurre un innalzamento dei livelli del coenzima Q10 con effetti benefici anche sui livelli di colesterolo.

Carciofo

Possiede un'azione ipocolesterolemizzante e in parte ipotrigliceridemizzante, legate soprattutto all'aumento della coleresi e quindi dell'escrezione di sali e acidi biliari ricchi di colesterolo. È stato dimostrato che l'estratto derivato dalle foglie di carciofo è in grado di inibire notevolmente la sintesi di colesterolo, agendo in particolare sull'inibizione dell'enzima HMG-CoA reduttasi, enzima epatico responsabile della produzione di colesterolo. L'inibizione dell'enzima HMG-CoA reduttasi sembra essere di tipo indiretto, in quanto l'estratto di carciofo sembra ostacolare i meccanismi o le sostanze attivanti l'HMG-CoA reduttasi e stimolare quelli inattivanti.

Nel trattamento dell'Ipercolesterolemia è molto importante seguire una dieta per il colesterolo che ne diminuisca il più possibile l'apporto alimentare:
Le regole nutrizionali da seguire in via generale prevedono:
- la sostituzione dei grassi di origine animale (burro, strutto, panna) con oli di origine vegetale (olio di oliva);
- l'utilizzazione di carni magre (vitello, tacchino, pollo, coniglio);
- l'utilizzazione di pesce, in alternativa a carni grasse (frattaglie, carne di maiale e di anatra);
- la riduzione del consumo di formaggi grassi;
- la riduzione del consumo di dolci (glucosio in genere);
- un abbondante impiego di frutta, verdura e legumi;
- non eccedere con le bevande alcoliche.

È inoltre opportuno dimagrire se si è in sovrappeso, svolgere regolare attività fisica, abolire il fumo, tenere costantemente sotto controllo la pressione arteriosa e ridurre i fattori di stress.

Una periodica depurazione dell'organismo, in particolare del fegato, aiuta ad eliminare tossine, grassi, e sostanze tossiche che contribuiscono all'ingrossamento epatico e a una riduzione della capacità di lavoro del fegato stesso.

Può essere utile assumere integratori alimentari che aiutano a ridurre i livelli ematici di colesterolo totale, contribuendo al benessere generale dell'organismo, Se, nonostante questi accorgimenti, rimangono elevati i valori colesterolo