Da un giornale americano si legge:”I princìpi dell’immunologia pervadono la clinica medica. Medici di medicina generale e specialisti, pediatri, chirurghi, ostetrici e ginecologi, neurologi, anestesisti e psichiatri, tutti devono fare i conti con situazioni in cui il sistema immunitario fa sentire i suoi effetti, diretti o indiretti, oppure, al contrario con disordini che colpiscono l’immunità come conseguenza di una malattia non immunitaria”. Il sistema immunitario entra non solo in malattie come l’Aids, l’artrite reumatoide, l’asma e le allergie, ma svolge un ruolo importante anche nei tumori, nella sclerosi multipla e in altre patologie neurovegetative, nell’aterosclerosi e, quindi, nelle malattie cardiovascolari, nella psoriasi e in altre malattie dermatologiche.
Il sistema immunitario è come un network, una rete che è caratterizzata non solo dalla relazione antigene-anticorpo e quindi esterno-interno, ma anche dalla relazione interno-interno e cioè da come un anticorpo viene riconosciuto da altri anticorpi. Un anticorpo, infatti, può riconoscere ed essere riconosciuto essere anticorpo e, al tempo stesso, un antigene per altri anticorpi. La rete, quindi, viene tenuta in equilibrio dinamico da questo complesso sistema di riconoscimenti. In secondo luogo, la complessità e la diffusione del sistema immunitario viene assimilato al sistema nervoso. Come quest’ultimo, il sistema immunitario è costituito da cellule che ricevono segnali eccitatori e inibitori; inoltre, è dotato di memoria (Jerne).