Il Magnesio svolge un ruolo molto
importante, se non fondamentale, a livello di tutti gli apparati come quello
nervoso, cardiovascolare, osseo, digestivo e cutaneo. Il Magnesio è inoltre
cruciale per la stabilità elettrica delle cellule, il mantenimento dell’integrità
di membrana, la contrazione muscolare, la condizione nervosa e la regolazione
del tono vasale.
L’assunzione di Magnesio risulta
consigliabile sia come integrazione sia come vera e propria terapia in un ampio
panorama di patologie, tra cui alcune aritmie cardiache. È usato nella medicina
popolare anche come leggero lassativo e antiacido.
Può essere utile nella
prevenzione dell’osteoporosi, e per il trattamento di alcune forme di emicrania.
È stato il Prof. Pierre Delbert
dell’Accademia di Medicina di Parigi che ha scoperto l’effetto chiamato
citofilassi, nell’usare il Magnesio in soluzione per il lavaggio di ferite e
constatando che la soluzione facilitava la guarigione della ferita stessa. Per
somministrazione orale, il Prof. Delbert notò che i pazienti riferivano, dopo
breve tempo, sensazione di benessere generale, di una maggior resistenza alla
fatica ed una maggiore stabilità emotiva. Si delineò pertanto l’uso del
Magnesio in una serie di patologie dei diversi apparati dell’organismo.
Nell’apparato digerente: angiocoliti,
coliti, colicistiti.
Sistema nervoso: tremore senile,
Morbo di Parkinson, crampi muscolari.
Sistema cutaneo: acne giovanile,
eczema, psoriasi, verruche, geloni, prurito.
Questo minerale sembra avere un’azione
anti-invecchiamento, in quanto in grado di migliorare se non addirittura di
prevenire diversi disturbi cerebrali dell’età avanzata come disturbi cerebrali
e circolatori, ipertrofia prostatica, impotenza.
Sono stati ottenuti ottimi
risultati nelle tonsilliti, faringiti, raucedine, raffreddore comune,
influenza, asma, bronchite, enfisema polmonare, ecc. Altri medici hanno
verificato l’efficacia del Magnesio su diverse patologie come la crisi
asmatica, gli stati di shock, l’herpes zoster o fuoco di sant’Antonio,
congiuntiviti acute e croniche, neuriti ottiche, forme allergiche, astenie
primaverili, sindrome da stanchezza cronica.
Il Magnesio inoltre facilita l’assimilazione
della Vitamina C.
Vi sono numerosi dati
epidemiologici che associano un basso apporto di Magnesio con un’aumentata incidenza
di malattie cardiovascolari.
L’Ipomagnesiemia è stata
frequentemente associata a varie forme di disturbi cardiovascolari.
Il ruolo del Magnesio come
cofattore di numerose azioni enzimatiche intracellulari di particolare
importanza, in relazione al metabolismo e alla contrattilità miocardica, è ben
stabilito.
Oltre ai dati epidemiologici, vi
sono anche risultati clinici e sperimentali che supportano l’impiego di
Magnesio in alcuni quadri cardiovascolari. Si è dimostrato che un deficit di
Magnesio induce un danno vascolare a livello cardiaco e renale e promuove l’arteriosclerosi.
In altre concentrazioni, la somministrazione di Magnesio inibisce l’aggregazione
piastrinica, esercita effetti antiaritmici e induce una vasodilatazione.
Tra gli effetti del magnesio è
utile ricordare la sua blanda azione lassativa che può indurre saltuariamente
alla diarrea. L’assunzione di integratori a base di Magnesio con gli alimenti è
meno probabile che provochi diarrea.
L’organismo umano contiene circa
20-30 grammi di Magnesio, la cui maggior parte è presente nelle ossa (60-65%),
seguono i muscoli (25%) e altre cellule. Solo l’1% è contenuto nel liquido
extracellulare. All’interno della cellula è associato a composti organici come
l’ATP. Interviene come co-fattore in molti enzimi, in sinergia con le vitamine
B1 e B6, nella sintesi delle proteine e come co-fattore in alcuni ormoni. Forse
è per il suo ruolo nella produzione degli ormoni o in quella delle
prostaglandine, come regolatore del processo infiammatorio, che ha effetti
benefici nel trattamento dei disturbi premestruali.
Uno dei suoi ruoli più importanti
è quello che svolge assieme al calcio nel mantenere la densità delle ossa. La
dieta media è relativamente ricca di Calcio e povera di Magnesio, perché il
latte, che è la fonte maggiore (e la peggiore) di Calcio, non è una buona fonte
di Magnesio. Calcio e Magnesio sono comunque presenti nei vegetali a foglia
verde, nelle noci e nei semi. E’ un componente vitale della clorofilla, ed è
quindi presente in tutta la verdura, ma le coltivazioni ad alto rendimento e
l’uso di alimenti raffinati, ha reso sempre più frequente la sua carenza.
Recenti analisi hanno dimostrato che, nei casi di fragilità ossea e di
osteoporosi, si riscontra sempre una carenza di Magnesio prima ancora che di
Calcio. Una carenza di Magnesio causa la cessazione della crescita ossea, una
minore attività osteoblastica ed osteoclastica, aumento della fragilità ossea.
Il Magnesio rinforza anche lo smalto dei denti.
Altra funzione fondamentale è
quella di regolatore della trasmissione degli impulsi dal sistema nervoso a
quello muscolare, assicurando il coordinamento tra cervello e muscoli,
esercitando un’azione equilibrante, sedativa e rilassante a livello del sistema
nervoso centrale. In caso di carenza i primi sintomi sono stanchezza,
irritabilità, nervosismo, insonnia, ipereccitabilità nervosa, seguiti da
tremori, crampi, convulsioni, disturbi comportamentali; anche il delirium
tremens degli alcolisti pare che dipenda in larga misura da ipomagnesia. Tutte
le persone ansiose si trovano generalmente in stato di carenza, in quanto ogni
emozione provoca una scarica magnesiaca nella corrente sanguigna che passa
attraverso i reni e finisce nelle urine.
Il suo principale ambito d’azione
è l’attivazione del metabolismo. Esercita un’azione di stimolo su circa 300
enzimi, ad esempio attiva quelli preposti alla digestione dei carboidrati, per
cui è indispensabile per trasformare gli zuccheri in energia. A bassi dosaggi
agisce anche come anti acido.
I gruppi “a rischio” di carenza
di magnesio sono soprattutto le donne che subiscono perdite con il flusso
mestruale, che ne richiedono supplementi per la gestazione e l’allattamento e
nei casi in cui assumano la pillola contraccettiva; gli anziani, poiché
l’invecchiamento è caratterizzato da squilibrio minerale; gli sportivi, per i
quali si rivela utile grazie alla sua azione antifatica: come calmante riduce
infatti il consumo di energia.
È un minerale antistress, aiuta a
prevenire gli attacchi di cuore e migliora la funzionalità dell’apparato
cardiovascolare, neuromuscolare, osteoarticolare, endocrino, digestivo,
epatico, renale. Il Magnesio, inoltre, previene il deposito di Calcio e di
calcoli nei reni.