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venerdì 26 giugno 2015

Infiammazione



L’infiammazione o flogosi è un processo essenziale per la sopravvivenza, una complessa reazione del corpo in risposta a eventi dannosi, invasione di agenti infettivi, minacce da parte di antigeni o semplicemente insulti fisici, chimici, termici o traumatici.

Costituisce la risposta iniziale alla maggior parte dei danni fisici e consiste in reazioni adattive o riparative: è fondamentalmente una risposta protettiva. Tuttavia se l’infiammazione non si esaurisce o comunque se i processi di riparazione non raggiungono l’obiettivo, possono verificarsi eccessivi danni tissutali con conseguente disfunzione di tessuti e organi.

I processi infiammatori sono controllati da meccanismi di stimolazione / inibizione che hanno il compito di scatenare, modulare, terminare le reazioni di difesa.
Queste possono essere molto diverse tra loro anche in termini temporali:
le modificazioni vascolari possono verificarsi entro pochi secondi, mentre le reazioni infiammatorie croniche possono richiedere giorni o settimane.


L’infiammazione rappresenta probabilmente il più consolidato meccanismo di difesa: quando si verifica un danno tissutale o un’infezione, le cellule del sistema immunitario, convenientemente distribuite in tutto il corpo, vanno a concentrarsi nell’area colpita per iniziare le reazioni di difesa. Quando queste partono, ci possono essere processi differenti, sistemici o locali.

Il danno tissutale, causato da una lesione o dalla presenza di un agente patogeno, determina un’articolata sequenza di eventi che sono appunto complessivamente definiti risposta infiammatoria.

I segni caratteristici sono:
  • vasodilatazione (espansione dei vasi ematici per aumentare l’afflusso di sangue nell'area colpita);
  • aumento della permeabilità vascolare per consentire alle componenti difensive di raggiungere la zona interessata;
  • infiltrazione cellulare per chemiotassi;
  • variazioni nel profilo biosintetico, metabolico e catabolico di molti organi;
  • attivazione di cellule del sistema immunitario e di complessi enzimatici plasmatici.

Il grado con cui questi processi avvengono è proporzionale alla gravità e all'estensione del danno / infezione.


Infiammazione acuta e conica

In base alla natura dello stimolo e del successo delle reazioni iniziali di difesa con cui l’organismo elimina l’insulto o ripara il tessuto danneggiato, l’infiammazione può essere:

  • acuta: ha rapido esordio (minuti) ed è di breve durata (alcune ore/pochi giorni); è caratterizzata dalla presenza di essudato composto da liquido e proteine del plasma e dalla migrazione dei leucociti, in particolare dei neutrofili; se la risposta acuta riesce a rimuovere lo stimolo dannoso, la reazione si estingue; se questo non accade, si può passare a fenomeni di cronicizzazione;


  • cronica: può seguire l’acuta o avere esordio insidioso; ha durata maggiore ed è caratterizzata dalla presenza di macrofagi e linfociti, dalla proliferazione di vasi sanguigni, da fibrosi e distruzione tissutale.