La sindrome del colon irritabile è un disturbo funzionale dell'intestino crasso associato a spasmi che provocano un'alternanza di stipsi e di diarrea. Negli individui affetti da questa malattia, l'apparato digerente appare particolarmente sensibile a vari stimoli: dieta, stress, ormoni. Questi stimoli si ripercuotono sulla motilità dell'intestino. La sindrome del colon irritabile sembra colpire le donne due volte più degli uomini. Spesso ne sono affetti i giovani, verosimilmente a causa dello stress provocato dalla comparsa di nuove responsabilità (lavoro, famiglia, acquisto casa). Benché questo disturbo sia talvolta molto fastidioso,
è importante specificare che non provoca danni all'intestino, come invece succede con le patologie infiammatorie (morbo di Crohn, colite ulcerosa). Contrariamente a queste malattie, non aumenta i rischi di tumore al colon.
I sintomi, che variano da individuo a individuo, possono andare dal fastidio al dolore quasi insopportabile e persino scomparire per un certo periodo di tempo. E' piuttosto raro avvertire dolore la notte. Va sottolineato che la presenza di sangue nelle feci, di dolore costante o di febbre indica una condizione diversa dalla sindrome del colon irritabile, i cui sintomi sono i seguenti:
- stipsi, diarrea o alternanza tra le due;
- gonfiori, crampi e dolori addominali che possono manifestarsi a intermittenza o come un persistente dolore sordo, spesso al basso ventre. Questo dolore si fa spesso sentire dopo un pasto o durante un periodo di stress e in genere dura due o tre ore, ma anche più a lungo;
- sollievo dal dolore dopo l'evacuazione;
- presenza di muco nelle feci;
- eccessiva flatulenza;
- nausea, anoressia (perdita di appetito);
- stanchezza, cefalea;
- ansia, disturbi di concentrazione, depressione.
Viene spesso utilizzata l'espresione "colite spastica", che ben descrive questo stato, perchè i suoi sintomi sembrano essere causati da spasmi delle pareti intestinali. L'intestino reagisce come se il normale ritmo delle contrazioni muscolari che fanno avanzare il bolo alimentare al suo interno fosse stato alterato. A provocare il dolore sono contrazioni più lunghe e più forti, nonché un transito più rapido degli alimenti, cosa che spesso dà origine alla diarrea. Può però anche succedere che il ritmo digestivo rallenti, causando dunque la stipsi.
Nessuno conosce la causa esatta del colon irritabile, quantunque si constati un'ipersensibilità o una fragilità dell'intestino generata da fattori fisiologici, psicologici e alimentari. Chi soffre di depressione o d'ansia sembra essere maggiormente predisposto a quest'affezione, benché in genere sia difficile determinare se i sintomi non siano invece la conseguenza stessa dello stato in questione. Anche i cambiamenti ormonali nella donna e il consumo di certi alimenti costituiscono elementi scatenanti.
Alcuni cambiamenti nelle nostre abitudini possono contribuire a restituirci il controllo dell'intestino e della nostra vita. Si comincerà individuando ed eliminando gli alimenti che irritano l'intestino o che aggravano i sintomi:
- il latte e i prodotti lattiero caseari (intolleranza al lattosio);
- il caffè, incluso quello decaffeinato, e tutte le fonti di caffeina (in alcune persone è tollerato il tè verde);
- tutti i prodotti contenenti sorbitolo (chewing gum senza zucchero) o xilitolo;
- il fumo, le bevande gassate e l'alcol;
- gli alimenti gassogeni (legumi, cipolle, cavoli, cavoletti di Bruxelles, broccoli, prugne secche, ecc.);
- i fritti e le pietanze speziate;
- il frumento (glutine), il mais, gli agrumi e lo zucchero possono essere chiamati in causa.
(per info su un Check-up generale circa lo stato del colon e intolleranze alimentari tel. 049 5942440)
Per quanto riguarda l'alimentazione, è preferibile adottare una dieta povera di grassi, perchè questi stimolano le contrazioni del colon. E' necessario dare la preferenza alle fibre, consumando più cereali integrali (riso integrale, grano saraceno) frutta e verdura. Va sottolineato che alcune persone sono sensibili ai cereali contenenti glutine, tra cui frumento, avena, segale e orzo. Va evitata la crusca di frumento, che può essere molto irritante. Da principio, se l'intestino appare assai fragile, si comincerà con delicatezza preferendo verdura cotta al vapore e, poco a poco, si aggiungerà qualche verdura cruda. Per quanto riguarda le fibre, ognuno di noi ha un grado di tolleranza diverso. Lo psillio è una fibra idrosolubile utile per prevenire sia la diarrea sia la stipsi. Non va dimenticato di bere almeno otto bicchieri d'acqua al giorno.
Giacché lo stress sembra accentuare le crisi intestinali, è importante imparare a gestirlo meglio, cominciando con il fare grandi respiri molto profondi, espirando lo stress e inspirando tranquillità e pace. Un'attività semplice, per esempio il camminare, può aiutare a rilassarsi e così pure la meditazione e lo yoga.
Fonte: Intestino Sano di Gisèle Frenette