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martedì 7 aprile 2015

Fragilità capillare

Capillari fragili
Strutture da sostenere

Stabilizzare la permeabilità e proteggere l'endotelio.

Quando si indeboliscono i capillari, i più piccoli vasi sanguigni, che nel corpo umano sono circa 2 miliardi e, nel loro insieme, coprono una lunghezza di circa 80.000 km, si genera Fragilità capillare.

Questa condizione è solitamente accompagnata dalla comparsa di venuzze evidenti a livello superficiale, soprattutto su viso e gambe, sanguinamento a livello di cute e mucose (es. gengivite), ecchimosi.

La pelle è, infatti, particolarmente soggetta alla comparsa di lividi e può apparire blu-viola.

Diverse sono le condizioni in cui queste delicate strutture si indeboliscono:
- variazioni ormonali
- assunzione di farmaci
- anticoagulanti
- carenze di vitamine e minerali
- eccessiva esposizione solare
- eccesso di zuccheri semplici nella dieta
- infezioni
possono determinare una minore resistenza dei capillari e favorirne la fragilità.


Occorre pertanto proteggerli e rafforzarli.

Nel trattamento della fragilità capillare risultano validi rimedi estratti vegetali contenenti flavonoidi, antocianine, ma anche tannini, saponine, minerali e vitamine.

I flavonoidi mantengono la flessibilità della membrana cellulare, regolando la permeabilità capillare e favoriscono il supporto dei vasi ematici.
Queste sostanze aiutano a regolare il flusso di sangue, consentendo ai capillari di estendersi flessibilmente.

Insieme ai flavonoidi le antocianine sostengono la circolazione aiutando a fluidificare il sangue; la antocianine sono stanze ad azione antiossidante, utili nel contrastare l'azione dei radicali liberi, che danneggiano e compromettono il funzionamento delle membrane cellulari alterando la permeabilità dei capillari.

La Vitamina C si è dimostrata particolarmente valida nel trattare questo disturbo in virtù della sua spiccata funzione antiossidante; inoltre svolge l'azione molto importante di mantenere in attività il collagene, proteina necessaria non solo per la formazione del tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa, ma anche per le cellule delle pareti vasali che ne hanno bisogno per espandersi, contrarsi e adattarsi al flusso ematico.