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mercoledì 29 maggio 2013

Il Sale

Maggio 2013  

Come e perché utilizzarlo per dare gusto alla nostra alimentazione e alla nostra vita!

Credo che pressoché tutti abbiamo sperimentato quella voglia “matta” o meglio “impulsiva”, che grandi e piccini, senza distinzione di età, o di strato sociale, o di livello di istruzione, sviluppano verso il cibo salato. Ognuno ovviamente ha il suo favorito: il bimbo di 8 mesi apre la bocca solo se la mamma mette “una montagna di parmigiano” sulla pappa; il bimbo di 20 mesi beve l’acqua del mare durante il bagno al mare col suo papà; il bambino già grandicello di 3 anni stravede per il prosciutto cotto; il ragazzo di 15 anni adora le lasagne, i tortellini e soprattutto i wurstel; o ancora la ragazza sui 18 continuamente a dieta gusta i semi salati di zucca (i brustolini) o i pistacchi tostati e salati; il maschio adulto in carriera ordina come contorno sempre le patatine fritte; o la signora che ha sperimentato ogni tipo e moda di dieta fa fuori un etto, o più, di prosciutto crudo; o la dietologa stessa che mangia un pacchetto intero formato famiglia di patatine (di nascosto, e ovviamente in un momento di black out mentale, cioè di debolezza come si suol dire); o il nonno che ruba fette di salame dal frigo, perché sua moglie non sala mai nulla (perché l’hanno detto in televisione…); o il macrobiotico che condisce il suo piatto con il gomasio in abbondanza, esclamando che fa bene al cervello, oppure con il tamari o il miso; e il vegetariano che non si fa scappare mai l’ultima oliva sul piatto… E qui mi fermo, ma sono sicura che vi verranno in mente altri esempi visti e vissuti in prima persona. Come mai questa fame di sale? Indistinta per tutti, diversa solo nella tipologia del cibo. L’unica eccezione è rappresentata forse solo dai “masochisti delle diete”, che fanno tutto quel che gli si dice, mentre la vita gli scorre fra le mani fra ansie e frustrazioni (nota: per digerire bene il cibo bisogna goderselo, altrimenti non vengono emessi i preziosi succhi digestivi che dipendono dal sistema del Vagotono/Parasimpaticotono: sistema biologico che regola la salute e la rigenerazione del nostro organismo).

sabato 25 maggio 2013

La Vitamina D

Il Dottor Oz,  premiato agli Daytime Emmy Award per il suo "Il dottor Oz Show", è vicepresidente e Professore di Chirurgia presso la Columbia University. Dirige il Cardiovascular Institute and Complementary Medicine Program  di New York presso il Presbyterian Hospital.  E' autore di oltre 400 pubblicazioni originali, capitoli di libri e libri di medicina, ha ricevuto diversi brevetti, ed esegue oltre 100 interventi di cuore l'anno.

 Il dottor Oz è nato a Cleveland, Ohio, cresciuto nel Delaware e ha ricevuto la sua laurea alla Harvard University (1982) dove gli fu assegnato il premio Captain’s Athletic Award per la leadership in un college ed è stato presidente della classe  presidente del corpo studentesco durante la scuola di medicina. Vive nel nord del New Jersey con la moglie Lisa di 25 anni e i loro quattro figli, Daphne, Arabella, Zoe, e Oliver.

In precedenza, il dottor Oz era un esperto di salute ospite del programma "The Oprah Winfrey Show" per più di 5 stagioni coprendo 55 episodi. Ha anche lavorato come capo consulente medico della Discovery Communicationsed ha partecipato  a numerose apparizioni su "Good Morning America", apparso sul "Today" show "Larry King Live", "The View" e al Charlie Rose Show. Ha lavorato anche come direttore medico di Denzel Washington, "John Q" e ha partecipato a numerosi altri film come esperto in materia.

sabato 4 maggio 2013

La Torba

UN FANGO ORGANICO MILLENARIO DALLE MOLTE PROPRIETÀ TERAPEUTICHE

I diversi centri benessere sono sempre alla ricerca di nuovi modi per curare il corpo, e se volete sapere l’ultimo trend in materia, possiamo azzardarne uno: il trattamento alla torba, un fango speciale, ricco di vitamine, utilizzato spesso come rimedio contro la cellulite. Le più attente si ricorderanno che da anni viene infatti usato in molte creme, per aumentare il metabolismo cellulare.

La torba è un materiale di origine vegetale, in larga parte organico, che si forma in bacini idrici di varia natura ed estensione, oppure in ambienti molto umidi, per effetto di una incompleta trasformazione di residui vegetali in condizioni di saturazione idrica e conseguente anaerobiosi.
Nel processo di trasformazione delle piante in torba, il materiale organico viene sottratto all’azione dell’ossigeno impedendo così l’azione di putrefazione e di degrado.
Per queste sottili particolarità possiamo dire che la torba, avendo conservato alcune caratteristiche delle piante, è a sua volta un piccolo laboratorio farmaceutico. Le piante agiscono mediante i fitocomplessi, la torba termale agisce per mezzo dei sali minerali che ha incorporato e grazie a tutte quelle molecole vegetali presenti. Questi sono stati sottoposti all’azione millenaria degli agenti atmosferici e dell’acqua, creando questo composto naturale colmo di principi attivi. Il colore scuro, ricorda un po’ quello della terra bagnata, in realtà è un giusto insieme di piante ed erbe, lasciate macerare in ambienti umidi.

venerdì 3 maggio 2013

Dermatite Atopica Cura

La dermatite atopica (DA) è una malattia probabilmente sempre esistita, già descritta da Svetonio durante l’impero di Ottaviano Augusto. Coca e Cooke nel 1923 coniarono il termine di “atopia” ma fu Pepys nel 1975 che definì l’atopia come una tendenza costituzionale a produrre anticorpi IgE contro allergeni comuni presenti nell’ambiente.

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della cute di tipo eczematoso intensamente pruriginosa, che si caratterizza per iperreattività cutanea a stimoli ambientali, ad eziopatogenesi multifattoriale e nella quale è frequente il riscontro di elevati livelli sierici di IgE. I soggetti con DA presentano una spiccata familiarità per atopia nonché un’elevata incidenza di patologie respiratorie allergiche. Si tratta di una patologia molto comune, la cui incidenza ha subito un progressivo incremento dalla seconda metà del secolo scorso, tanto da costituire uno dei principali problemi di salute pubblica, se si tiene conto che nei Paesi dell’Europa dell’ovest ed in generale nei paesi industrializzati, colpisce oltre il 20% dei bambini in età pre-scolare (dermatite atopica bambini), con insorgenza prima dei 5 anni e con una lieve predominanza nel sesso femminile. Sebbene la prevalenza della DA subisca un progressivo decremento durante l’adolescenza, essa può persistere o addirittura comparire in età adulta (dermatite atopica adulti), tanto da avere una prevalenza del 1-3% in questa fascia di età. L’importanza della DA deriva anche dal fatto che sebbene in oltre l’80% dei casi abbia un decorso clinico lieve, nella restante parte dei casi si esprime in maniera moderato-severa tanto da richiedere un trattamento terapico sistemico. È facile comprendere come la DA, soprattutto nelle forme più severe, a causa dell’intensa sintomatologia pruriginosa, sia una delle malattie in grado di compromettere maggiormente la qualità di vita dei pazienti, sia per la perdita delle ore di sonno e della capacità di concentrazione durante lo studio o il lavoro e sia per comparsa del senso della perdita di autostima fino a quadri di franca depressione con compromissione della vita di relazione familiare e sociale. Da quanto sopra ne deriva un importante costo sociale sia diretto che indiretto.